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Le Chiese frequentate da San Gerardo Maiella
Sin dalla sua infanzia, il Santo fu attratto dai luoghi di culto. Infatti, da piccolo frequentava tutte le chiesette di Muro Lucano, lasciandosi trasportare totalmente dalla grazia di Dio. L’educazione religiosa di Gerardo fu curata dalla mamma Benedetta e dallo zio Cappuccino, Padre Bonaventura, superiore del Convento di Muro Lucano, nel quale il Santo aveva un forte desiderio di entrare. Tale possibilità gli fu tuttavia negata dallo zio, a causa dell’eccessiva gracilità di Gerardo. Eppure, nonostante la tenera età e il suo essere gracile nel fisico, il Santo era sveglio, allegro e profondamente religioso.
Spesso tornava in quella chiesetta dove aveva ricevuto il sacramento del Battesimo, il 23 aprile del 1726, in Via Trinità a Muro Lucano. Oggi, trasformata in Battistero di San Gerardo Maiella, la Chiesa della Santissima Trinità è un luogo di culto colmo di riferimenti al Santo.
Sempre a Muro Lucano, a due passi dalla sua casa al Pianello, San Gerardo Maiella era solito frequentare la Chiesa di Santa Maria della Neve. Approfittando poi del fatto che suo zio era sagrestano della Cattedrale, era solito farsi consegnare le chiavi e trascorrere molte ore in questo maestoso luogo di culto.
Il piccolo Santo si fermava a pregare a lungo anche nella Chiesa di San Marco Evangelista, dinnanzi alla statua di San Michele, cui San Gerardo era molto devoto. In questa bellissima chiesa, situata a pochi passi dal giardino De Cillis in cui il piccolo Santo giocava con gli amici a costruire altari e organizzare sacre funzioni, nel 1733, a soli sei anni, desideroso di ricevere la Prima Comunione, egli si mise accanto alla mamma che stava per ricevere l’Eucaristia; il prete però lo respinse perché troppo piccolo. La notte seguente gli apparve proprio l’Arcangelo San Michele, quello stesso davanti al quale pregava insistentemente nella chiesa di San Marco Evangelista, e per sua mano venne comunicato.
Il Santo, da piccolo, si incamminava spesso anche verso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata a Capodigiano, alle spalle del castello di Muro Lucano. E anche da più grande, all’età di dodici anni, in questa chiesa il Santo si recava tutte le mattine, prima di andare a lavoro nella sartoria del maestro Martino Pannuto.
E ancora, da ragazzo, il Santo trascorreva il tempo a pregare, fare opere di pietà e servire numerose celebrazioni nella Chiesa di Santa Maria del Soccorso, dove perciò amava ritirarsi per giorni. Il Santo Patrono della Basilicata, infatti, non solo aveva una devozione speciale per la Madonna venerata in questa bellissima e pittoresca chiesa di Muro Lucano, ma considerava questo posto un luogo di pace e di ritiro spirituale.
Molte altre furono le chiese quotidianamente frequentate dal Santo, durante tutta la sua vita, sia a Muro Lucano che altrove. Infatti, era il 17 maggio del 1749 quando il Santo fuggì da Muro Lucano per seguire i Missionari Redentoristi, i quali lo accettarono in prova, come fratello laico, nella Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Deliceto.
Molto tempo trascorse anche nella Chiesa di Materdomini, che nel tempo divenne la sua seconda casa. È in questo posto che il Santo morì il 16 ottobre del 1755, all’età di 29 anni e 6 mesi.
Successivamente alla sua scomparsa, molte sono anche le chiese ad egli dedicate. Da Muro Lucano, luogo di nascita di San Gerardo, la devozione per il Santo varca infatti i confini della regione Basilicata e dell’Italia. Con San Gerardo possiamo fare un viaggio che attraversa non solo tutta l’Italia, ma addirittura tutti i continenti. Dalla piccola Basilicata, sino in Australia.
Nel mondo ci sono perciò tante chiese, parrocchie, santuari, collegi a lui intitolati. In Belgio, definita la “nazione gerardina”, è molto diffusa la devozione al Santo di Muro Lucano. E in generale tutta l’Europa è ricca di città in cui il ricordo di San Gerardo è molto vivo: Cham in Germania, Haguenau in Francia, Wittem e Webosch in Olanda, Pucheim in Austria, Madrid in Spagna. E ancora... Portogallo, Irlanda, Slovacchia.
Anche l’America, l’Africa e l’Asia godono di un primato per il culto di San Gerardo. Il Patrono della Basilicata è infatti venerato in molti luoghi del mondo, e così si può dire che la devozione al Santo “pazzerello di Dio” parla oggi tante lingue.
