Il fazzoletto e la protezione delle mamme, delle gestanti e dei bambini
Uno degli episodi più straordinari del Santo è legato ad un fazzoletto ed una fanciulla.
Già da giovanissimo Gerardo iniziò con i suoi miracoli, e che fossero tali ne era convinta tutta la popolazione. Un giorno, poco prima di morire, mentre si trovava ad Oliveo Citra per sottoporsi a cure mediche, passò a salutare la famiglia Pirofalo. Nel congedarsi, Gerardo fece finta di dimenticare un suo fazzoletto su una sedia della casa. Accortasene, la bambina piccola di casa gli corse subito dietro nel tentativo di restituirgli il fazzoletto. «Gerardo, Gerardo!», urlò, «hai dimenticato il tuo fazzoletto». Ma Gerardo non volle riprenderlo indietro. «Tienilo, un giorno ti potrà servire», le rispose. Alcuni anni dopo, quando quella bimba, cresciuta, si sposò finì in ospedale gravissima per una complicanza durante il parto. Quasi in fin di vita la ragazza si ricordò del fazzoletto di Gerardo, ormai morto, e chiese di aprirlo e posarlo sulla sua pancia. Non appena il tessuto venne steso sul ventre della ragazza, prodigiosamente i dolori cessarono e la donna partorì un meraviglioso bambino. Diffusasi la notizia di quel prodigio il fazzoletto venne ridotto in fili e diviso tra la gente che custodì il prezioso frammento di tessuto come reliquia.
Gerardo Maiella diventerà protettore delle mamme, delle gestanti e dei bambini.