Santuario di Santa Maria della Consolazione
Il Santuario di Santa Maria della Consolazione si trova a circa 5 km da Deliceto.
Nel tempo delle persecuzioni qui si rifugiarono i primi cristiani e con il passare del tempo costruirono una Chiesa in onore di San Pietro in Vincoli, che diede il nome a tutta la vallata sottostante. Qui furono costruiti un eremo e una chiesetta dedicata alla Madonna della Consolazione, con una meravigliosa immagine dipinta a olio della Vergine che allatta il piccolo Gesù.
Il convento prosperò per la viva fede religiosa dei cittadini ma nel 1653 venne soppresso in esecuzione del Decreto Pontificio di Papa Innocenzo X che aboliva le piccole comunità.
Vi fu poi un periodo di totale abbandono durato mezzo secolo, durante il quale avvenne un fatto ritenuto prodigioso: il quadro della Madonna, asportato dal Santuario della Consolazione al paese, più volte infisso nel muro, più volte lo si trovò, al mattino seguente, per terra tra i calcinacci. Tale evento fu interpretato come segno che la Madonna voleva tornare al suo luogo originario, desiderio questo che fu prontamente eseguito.
Inizierà un periodo definito senza dubbio il più importante e fruttuoso della storia della Consolazione. Esso abbraccerà un arco di quasi 120 anni, lasciando segni indelebili tra queste mura sia per la grandezza degli avvenimenti che per la potenza morale e culturale dei personaggi. È infatti l’anno 1744 quando Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, che da poco ha fondato l’istituto missionario dei Redentoristi giunto a Deliceto per svolgere una missione, viene invitato a stabilirsi al convento della Consolazione. Il Santo accetta e così la Consolazione diventa la terza casa storica dei Redentoristi, vedendo Sant'Alfonso diventare il primo superiore. È qui che scrive la sua famosa “Teologia morale” e, fra i canti, una leggenda locale annovera la composizione del popolare e ormai tradizionale inno natalizio: “Tu scendi dalle stelle”.
Come Sant'Alfonso, altri religiosi dichiarati Venerabili predilessero la casa di Deliceto e vi si fermarono attratti dalla mistica santità del luogo che avviò per i sentieri della beatificazione un Santo proprio di questo convento, il Santo della mitezza e della castità: San Gerardo Maiella.
È il 17 maggio 1749 quando Gerardo viene accettato in prova, come fratello laico, nella casa di Santa Maria della Consolazione a Deliceto. La lettera di presentazione di Padre Cafaro al Superiore lo descriveva come "soggetto inutile". Ma Gerardo entrò subito all'opera, lavorando sodo nei campi e accollandosi tutti le fatiche più dure. Nella sua brevissima esistenza San Gerardo, percorrendo le campagne di Deliceto, beneficò tutti trascinando le masse per le vie del bene e della virtù.
Il Santuario della Consolazione è tuttora meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli, soprattutto durante il mese di maggio, in particolare da Deliceto e da Sant’Agata di Puglia.