Al servizio del Vescovo e il miracolo del pozzo
È il 1740.
Rifiutato dal Convento, Gerardo deve comunque provvedere al sostentamento della famiglia. Grazie al suo carattere docile e paziente e al suo atteggiamento servizievole viene così assunto a servizio presso il Vescovo Albini nell'episcopio di Lacedonia. Di carattere tutt'altro che facile, il Vescovo infligge al povero Gerardo rimproveri e continue umiliazioni. A questo martirio morale Gerardo aggiunge il martirio dei digiuni. Spesso passa il suo cibo ai poveri e agli ammalati. Cresce magrissimo.
Uno dei più amati eventi prodigiosi narrati dalla tradizione popolare accade proprio nei giorni del servizio presso il Vescovo Albini presso un pozzo in pietra, all'aperto. Gerardo aveva fatto cadere accidentalmente una chiave nel pozzo dove era solito attingere l'acqua. Prega intensamente, poi cala con la corda una statua del bambinello nel fondo del pozzo. Quando tira la fune alla manina del bambinello trova appesa la chiave: è il cosiddetto "miracolo del pozzo".