La chiamata alla Santità
È l'aprile del 1749.
Il giorno 13, durante la Settimana Santa, giunge a Muro Lucano una missione dei Padri Redentoristi, Congregazione dalle regole di vita rigide incentrate sulla penitenza. Li guida l'austero Padre Cafaro.
Gerardo si presenta e fa domanda di essere ammesso nella sua Congregazione. Ma il Padre, vedendolo macilento e sparuto, lo giudica incapace di reggere alle fatiche di fratello laico. Gerardo però non si scoraggia e prega il Signore di aiutarlo in questo suo desiderio.
La mattina della partenza dei Missionari da Muro, mamma Benedetta, che ha avuto il sentore della risoluzione del figlio, lo chiude a chiave nella stanza.
Ma Gerardo, con le lenzuola del letto fa una corda e si cala dalla finestra lasciando un biglietto: "Mamma, perdonami. Vado a farmi Santo!"
Così, il 23 aprile, dopo 10 giorni d'intensa spiritualità, i Padri lasciano Muro Lucano per dirigersi verso Rionero in Vulture e Gerardo, che qualche anno più tardi dichiarerà di aver provato il dolore più grande della sua vita per quel distacco dalla famiglia, li segue, pregando e piangendo ai piedi di Padre Cafaro per essere ammesso nella sua Congregazione.
Gerardo viene respinto ma, vista la sua insistenza, viene messo a dura prova da Padre Cafaro. Per umiliarsi sempre di più, il fraticello mendica con i poveri che si accalcano alla porta del Convento.