Stella del Cammino
Capitolo VI
Chi ha soccorso Gerardo nel suo cammino verso Dio? Certamente, MARIA: Ella è la "Mamma Maria", così come egli ama invocarla. A Maria, che generò il Redentore per l'Umanità, è affidato il compito di generarLo ancora in ognuno di noi. E così fu per Gerardo. Nell'età medesima di circa sette anni, stando la sua casa in molta povertà, se ne usciva verso l'ora di pranzo e se ne andava in luogo fuori della città, chiamato "Sopra la Raia", e poi se ne tornava in casa con un pane nelle mani. Domandato chi glielo avesse dato, rispondeva averlo ricevuto da un certo fanciullino. E così continuò per molto tempo. Essendo poi sua sorella Brigida andata a ritrovarlo nella nostra casa di Deliceto, quando già era fratello della congregazione, le disse: - Ora conosco che quel fanciullo, che mi dava il pane, era Gesù; ed io mi credevo che era un fanciullo come gli altri! Gli soggiunse, scherzando, sua sorella: - Andiamo un'altra volta in Muro, acciò portandovi nel luogo solito, possiate trovare di nuovo quel bambino. E Gerardo rispose: - Adesso lo ritrovo in ogni luogo1. Questo episodio miracoloso sembra quasi sintetizzare e anticipare tutta la vita di Gerardo: la Madre gli dona il figlio suo per giocare. La Madre gli dona il panino bianco, cioè il Figlio che si è fatto Pane per essere mangiato nell'amore! Non è questo quanto Maria vorrebbe compiere nella vita di ciascuno di noi, forse in una maniera più velata, segreta, ma sicuramente con pienezza di amore materno?
E, in fondo, non è quanto noi stessi Le chiediamo nella recita della Salve Regina? "rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci il frutto benedetto del tuo seno... " Sì, d'accordo, noi umilmente diciamo "dopo questo esilio", ma... in privato, un po' di arditezza non starebbe male! 1 santi sono arditi nell'amore e per questo sono stati esauditi. Gerardo in mille modi sperimenta l'aiuto di "mamma Maria", l'ama con cuore ardente e scrive : "E tu, unica mia gioia, immacolata vergine Maria, tu ancora mi sii unica, seconda consolatrice e protettrice in tutto quello che mi accadrà".
E ancora: "Il demonio non mi lascia, ma ci perde tempo. Tutto posso, tutto spero da mamma Maria".3 No, non sono solo i santi che sperimentano l'aiuto materno di Maria: Tu che ne dici? Forse ancor più quelli che non appaiono! Quante pagine sono state scritte sugli interventi della Vergine nella storia dell'uomo: miracoli, apparizioni, grazie, guarigioni come Lourdes, Fatima, Loreto, Pompei, Materdomini, Capodigiano... E quanti forse ancor di più, sono nascosti nella vita di tutti. Ella vuol dirci che si sente madre di tutti, dei santi e dei peccatori, e che sua unica cura, è portare tutti a trovare la sorgente della gioia nel suo Gesù.
Ecco un episodio: "Vi sono su questa terra di quelli che vorrebbero mettere insieme il diavolo e l'acqua santa. Non desiderano abbandonare la religione e si vergognano di essere troppo praticanti.
Era questo il programma di Giorgio. Un muratore che, per arrotondare lo stipendio, faceva anche il carpentiere. Nel lavoro, bestemmiava come un dannato specialmente la Madonna, anche se la mattina si era raccomandato a Lei. La moglie lo rimproverava, ma non vi faceva troppo caso. Il parroco lo mandava dritto dritto all'inferno se non si fosse emendato. Poco male, diceva, sto più caldo e lavoro anche meno. Oggi bestemmiano tutti. A Pasqua fece il precetto. Era una fede opportunistica. Quando si vedeva in brutte acque si raccomandava con vera devozione. Incoerenza? Per lui tutto andava bene. L'esterno per lui valeva più della convinzione. Una mattina uscì di casa con i nervi a pezzi, maledicendo i figli e il lavoro. Aveva litigato con la moglie. Non dimenticò di dire la sua Ave Maria e aggiunse: - Proteggimi oggi. Ne ho tanto bisogno. La Madonna che sa capire la tragedia del cuore lo custodì davvero. Salutò con sgarbo i compagni e si portò al lavoro. Non indovinava niente. Sembrava non avesse fatto mai simile mestiere. Quegli arnesi che maneggiava tutti i giorni sembravano pesanti, parevano inchiodati alla terra. Una pioggia di bestemmie si riversò sul cantiere. Restarono scandalizzati perfino i compagni. Tutti si aspettavano che venisse fulminato da un momento all'altro. Salito sulla scala per continuare il muro, scivolò trascinandosi dietro anche l'impalcatura. Erano lassù pietre, mattoni, arnesi. L'avrebbero potuto freddare o almeno ridurlo male. Una mano di donna deviò una grossa pietra che di certo l'avrebbe ferito. La vide distintamente. No, non era allucinazione. Calcolò il pericolo incorso e riconobbe in quella la mano della Madonna. S'inginocchiò e restò in preghiera a lungo. I lavoratori lo presero per pazzo. Giorgio si rialzò trasformato. II lupo rabbioso si era trasformato in mite agnello.
Raccontò con accenti commossi il prodigio. Baciando la medaglia esclamò: - La Vergine mi ha salvato! Fece una confessione generale e decise di cambiare vita. Mantenne la promessa".4 Madre consolatrice, tu passi per le nostre strade incontri uomini desolati, gente sfiduciata, diffidente che non sa dove va, che non conosce il senso della vita. E vedi tanta tristezza sui nostri volti, leggi nel cuore di tutti e ci capisci, più di quanto noi stessi sappiamo capirci: sei Madre che conosci i suoi figli, sai entrare nel groviglio dei nostri desideri, delle nostre speranze, delle nostre illusioni e delusioni. Madre, noi ti ringraziamo perché ci consola saperti Madre, ci consola sapere che tu comprendi tutto e parli di noi al tuo Figlio e ci dici: Cristo cammina con voi.