Amore di Gerardo a Gesù in Sacramento e alla divina Madre Maria SS.ma
Capitolo Quinto
Acceso intimamente dell’amore e della imitazione di Gesù Crocifisso, non poteva non divenire anche amante appassionato di Gesù Sacramentato, che ha voluto porre nella SS. Eucaristia la sua divina, reale e perpetua presenza per starsene presente e vicino a noi. Il SS. Sacramento, se ben si considera con l’ occhio della fede, è lo stesso Gesù tutto intero vivo e vero secondo la sua Divinità e secondo la sua Umanità: vero Dio e vero Uomo. Illuminato perciò da una vivissima fede che gli faceva vedere Gesù realmente presente nel Tabernacolo, Gerardo trovava tutta la sua felicità a starsene quanto più era possibile innanzi al suo amato Signore. Ogni ·mattina di buon· ora se ne andava in Cattedrale per 39 ascoltare e servire più messe e per ricevere la S . Comunione che gli si permetteva due o tre giorni la settimana. E quando arrivava la ora di andarsene doveva f arsi grande violenza per lasciare il suo amato tesoro, E anche stando lontano dalla chiesa il suo cuore era sempre rivolto a Gesù chiuso nel Tabernacolo, e avrebbe voluto passare non solo i giorni ma anche le notti in compagnia di Colui che egli chiamava il Carcerato d’amore. E per effettuare tale desiderio, dice il T annoia, suo primo biografo, la sera si faceva dare la chiave della chiesa dall’Abate Tirico, Sagrestano Maggiore della Cattedrale, che era suo parente. E allora rimasto solo col suo amato Signore, sfogava liberamente davanti all’altare tutti gli affetti del suo cuore; si disciplinava a 1 sangue e piangeva la ingratitudine di tanti peccatori che lo offendono orribilmente. Una notte in uno di questi trattenimenti amorosi col Signore, udì uscire dal Tabernacolo una voce che lo chiamava Pazzerello : onde egli inondato di gioia rispose : Ma Voi , o Signore, siete più pazzo d i me, che v e n e 40 1 state carcerato per me in questa Custodia. Un’altra notte la divina voce gli ripeté : Pazzerello, Pazzerello, che fai ? Ed egli di nuovo gli rispose : che volete, o mio Dio _ ? e perché mi chiamate così ? Non siete voi che mi avete ridotto in questo stato ? Intanto i l demonio ne fremeva di rabbia, e cercava di allontanarlo dal Tabernacolo. Una notte gli si avventò addosso in forma i un orribile mastino, latrando rabbiosamente m atto di divorarlo. Egli però non si avvilì, s i fece i l segno della croce e i l mostro infernale disparve. Dalla devozione a Gesù non va mm separata quella alla sua divina Madre Marta. Infatti dacchè sciolse la lingua alla parola, m · cominciò a invocarla e chiamarla Madre, cantava le di lei lodi, recitava ogni giorno il Rosario e l’amava come un figlio· tenerissimo. Si narra nel processo di sua beatificazione che essendosi recato con un pio pellegrinaggio di Muro a Materdomini, appena entrato nel Santuario cadde ginocchioni innanzi alla miracolosa immagine di Maria SS.ma, e vi rimase lungo tempo assorto in estasi. Forse in quel momento la divina Madre gli svelò le sue celesti sembianze e gli fece presentire che un giorno da quello stesso Santuario l’avrebbe chiamato alla gloria eterna del Paradiso. Questa sua tenera e filiale devozione alla Madonna crebbe col crescere degli anni, e gli faceva spesso esclamare: la Madonna mi ha rubato il cuore ed, io gliel’ho dato. Nei giorni delle feste mariane mostravasi così allegro e giulivo che si metteva a saltellare a vista di tutti mosso da un interno impulso di gioia celestiale. Una volta, essendo egli sui venti anni di età, alcuni gli domandarono se non pensasse a sposarsi, ed egli con un sorriso angelico. << Si, rispose, ci ho già pensato, tra breve mi sposerò con la Madonna >> e il dì 8 dicembre di quell’anno, nel giorno solenne della Immacolata, mentre tutto il popolo era in Cattedrale ad assistere alla Messa, Gerardo si fece largo tra la folla, avanzò fino al trono della Madonna, e tutto raggiante di gioia si rivolse al popolo e disse: Ecco oggi mi sposo con la Madonna, e così dicendo si tolse dal d. Ilo e lo infilò nel dito della statua.
Sono le pazzie dei Santi sono gli eccessi dell’amore soprannaturale che li spinge internamente.
La SS. Vergine da parte sa tutto i l suo gradi mento alla devozione del fedelissimo, e lo conservo sempre puro e innocente, impetranogli da Dio segnalati favori celesti e preservandolo da ogni minima colpa deliberata.