1 Gennaro
LA CIRCONCISIONE DI GESU' CRISTO
potuto, come veramente era, tenere eziandio nel mondo il grado di Signore e di Re; elesse la forma, e la condizione di servo, che troppo si confaceva all'uom peccatore, nella quale obbedisse a Dio in ristoro delle nostre disobbedienze, fino alla morte, cd alla morte obbrobriosa di croce: ( 1) Quicum in forma Dei esset . ... Humiliavit semetipsium forma,n servi accipins, Ma le umiliazioni del Verbo doveano avere siffatto compenso, che nella abbiezione medesima si mostrasse la gloria di sua divina persona. Ecco: egli per la circoncisione si mostrò peccatore, e '1 nome- che gli fu posto lo mostrò Dio. Egli fu nominato Gesù: nome che non gli uomini, ma Dio stesso gli aveva mandato imporre per mezzo dell'Angelo, che aveva annunziata la Madre, or Gesù val Salvatore; e di questo figliuolo aveva detto l'Angelo, che così dovea essere nominato, perché avrebbe salvato il suo popolo da' loro peccati: (2) Ipse enim salvum faciet, populum suum a peccatis eoruum, Questo nome sì venerando aveano già avuto altri uomini prima di lui: ma in loro fu appellazione onorevole senza più egli solo il nome, ed il fatto, perché solo fu Dio; egli si chiamò Salvatore, perché gli uomini salvò veramente; il che non può fare nessun' altro, che Dio. Or che è questo accozzamento di nome, e di personaggio, che l'uno distrugge l’altro? egli peccatore, salva altrui de' peccati? Deh ! felice il nostro peccato, da che se lo addossò il Salvatore degli uomini, e volle sostenere dinanzi a Dio la nostra persona! allora noi fummo veramente riscossi dalla tirannia del peccato, quando se ne levò il carico, e la malleveria il figliuolo Dio: e noi allora fummo e apparimmo a Dio giusti e santi, quando il Figliuol Dio suo si mostrò a lui peccatore. Così le umiliazioni di questo bambino, sono ristorate dalla gloria della. natura, e del potere divino: e sì le umiliazioni come le glorie di lui, tutte tornano in nostro bene e salute. Deh! riservatevi qualche giorno almeno di tutto l'anno, nel quale con pio affetto di cordial gratitudine ben ripensiate questo inestimabil benefizio fattovi da Gesù Cristo; questa rimembranza vi faccia odiare il peccato, che fu sì caro pagato dal Figliuolo di Dio, ed amare, e servir fedelmente a quel Dio, che spese la propria vita in redenzione della vostra: (3) Gratiam, ftdejussoris ne obliviscaris: dedit enim pro anima sua
(Dal P. ANTONIO CESARI)
LA CIRCONCISIONE DI GESU' CRISTO
Era già l'ottavo dì dal nascimento del figliuolo di Maria, e la legge ordinava che il Bambolo fosse circonciso, e postogli il nome. Maria, e Giuseppe, osservantissimi d' ogni ordinamento di Dio, non lasciarono passar quel dì, che la dolorosa cerimonia in lui non fosse fornita.
-- «Egli adunque fu circonciso, e pel taglio di quella carne innocente, gittò le prime goccie di quel sangue prezioso, che era già destinato il prezzo della redenzione nostra; e quello fu il saggio, di una cotal libagione di quella corrente larghissima, che a sgorgo ne avrebbe mandato da tutte le vene la sulla croce. "
-- Ma la sua carità non ci fu dimostrata già a questo solo, dell'averci obbligato in quella primizia tutto il suo sangue; ma più nell'avere in quell'atto datoci un pegno, che egli prendeva sopra di se tutti i nostri peccati, de'quali offerivasi a Dio pagatore: io dico dell'umiliazione profondissima, con la quale egli manifestavasi peccatore. Se la circoncisione era (come parve a molti dottori) instituita a cancellare il peccato originale, che ci aveva a Dio nimicati; ed egli ricevendola in se medesimo, diede vista di essere peccatore, e d' avere a soddisfare per un peccato: il quale, posciachè su o non era, nè potea essere, fu dunque il nostro, ed i nostri, per li quali intendeva soddisfare; questo fu l'atto di umiliazione infinita alla quale la superba umana natura fu debitrice del suo riscatto. Egli era nato veramente uomo, ma non di carnale generazione; e però non aveva potuto, nè eziandio per questo solo rispetto, contrarre l'originai macchia, che per quest'una via si propaggina ne'suoi discendenti. Aggiugnete; che come Persona divina era impossibile, che in lui fosse peccato alcuno, anzi nè odor pure di colpa. Ma la divina giustizia aveva accettato la volontaria sostituzione, ch'egli aveva fatto di se per la persona di tutti i figliuoli d'Adamo; e perciò a lui aveva imputato, come la prima, così tutte le altre colpe degli uomini, e lui costituito vittima del peccato; per la cui morte il peccato medesimo dovea essere cancellato : (1)
In similitudine,n carnis peccati, et de peccato damnnavit pocatum in carne. (2) Factus pro nobis, maledictum. E pertanto, egli che avrebbe
(1) 110111, Vl!L v, 5. (2) Galat. Ill. v. 6S,